
Un moderato ed acconcio uso di esercizi corporei riesce non poco giovevole al cantante, al comico, all’oratore. Sventuratamente, nell’esercizio della nostra carriera, abbiamo avuto spessissimo occasione di osservare, che un gran numero di artisti…
Non vi ha alcuna ragione per cui durante il periodo della muta della voce non si debbano continuare gli esercizi di canto, purché si usino le debite cure.
Generalmente parlando, allorché ci accorgiamo che la voce incomincia a mutarsi, i maestri di musica sogliono, la maggior parte, sospendere qualunque esercizio, ed anche proibiscono ai loro allievi di cantar soli.
Prima cura adunque quando non si è bene in voce è il riposo, il silenzio. E proprio il caso in cui la parola è d’argento ma il silenzio è d’oro.
Se un esercizio vocale non riesce perché manca l’agilità o non si possono attaccare bene le note acute o le centrali; od i suoni escono malsicuri, si spezzano, si fanno stecche; se vi ha durezza, non è facile il piano, sono impossibili le smorzature al pianissimo…
La fonazione essendo una funzione del nostro organismo, risente delle condizioni nelle quali questo si trova. In istato di benessere la voce esce più facile, più sonora, si ha voglia di chiacchierare, di cantare perchè il lavoro non è punto faticoso.
Quando ci si esercita, si deve sempre stare in pedi e, se possibile, di fronte a un grande specchio per imparare a osservarsi con precisione.
Insegnare e imparare ad ascoltare sono i primi compiti di insegnanti e allievi. Una cosa è impossibile senza l’altra. È il compito più difficile, ma anche il più gratificante ed è l’unico modo per arrivare alla perfezione.
Lo stato di pienezza dello stomaco ostacola la libera respirazione. Il vociferare a lungo, il cantare dopo avere mangiato, oltre ali’ essere faticoso per il motivo sopra accennato, non è favorevole alla digestione.