L. A. Segond
La digestione ed il canto
Il cantante eviterà di esercitarsi durante la digestione, perchè, 1. stonerebbe; 2. s’esporrebbe ad un’indigestione; 3. getterebbe un disordine grande nella circolazione.
Stabiliti questi principi, il cantante distribuirà le sue ore di studio secondo quelle dei pasti o reciprocamente, se obbligato a cantare in ore determinate. Non havvi grande inconveniente a mangiare dopo aver cantato, atteso che gli alimenti sono destinati a riparare le perdite sofferte. Tuttavolta farà d’uopo concedere all’organismo alcuni istanti di calma; sarà prudente attendere che la congestione artificiale eccitata dal canto nell’apparato vocale e nel cervello sia del tutto dissipata, a motivo che il calore e l’eccitamento delle vivande potrebbe diventare una causa di infiammazione nei tessuti della retro-bocca. In quanto alla digestione, essa dovrà farsi nella calma, oppure in mezzo a dolci impressioni.
È difficile precisare l’intervallo che farà d’uopo lasciar scorrere tra il fine dei pasti e gli esercizi di canto. Varierà secondo la forza digestiva degl’individui, e soprattutto secondo il regime e la quantità di alimenti. In generale, sarà cosa prudente ed igienica di non cantare prima che sian passate due ore dopo i pasti principali.
Lo stomaco è essenziale al cantante quanto la laringe ed il polmone. Non si canta se non a patto di respirar molto, e non si respira molto se non a patto di mangiare, e riparare in proporzione.
Testo estratto da Igiene del cantante, Leopoldo Mastrigli, Roma, 1889. – Luca D’Annunzio.