Riflessioni sull'arte del canto

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Luca D’Annunzio – Maria Malibran: eredità e tradizione

Odi, poesie, canzoni, apprezzamenti di grandi artisti del suo tempo e innumerevoli critiche giornalistiche delle principali capitali europee dove la Malibran ha dispiegato la sua arte, essi testimoniano che Maria era riuscita a catturare la piena attenzione in un periodo in cui non mancavano cantanti impegnati e di alto calibro.

Luca D’Annunzio – Tito Schipa: il maestro

Squinzano è un piccolo centro alle porte di Lecce, famoso per il suo vino. Ma per gli Schipa è sempre stato sinonimo di famiglia Blasi, altri amici della primissima ora e pronti al sostegno, all’incoraggiamento, all’aiuto. Il farmacista di Squinzano era un Blasi, Nicola, per gli intimi “Cocco”. Sua cugina Rosa era fidanzata al Maestro Giuseppe D’Elia, e questo rese la famiglia testimone di un’altra tappa fondamentale nel cammino di Tito.

Luca D’Annunzio – Aureliano Pertile: la tecnica fa parte della vera arte

Ogni arte ha bisogno della tecnica come di solida base; senza di essa nessuno può divenire grande e vero artista. Perchè ammettendo anche che qualcuno possa possedere al massimo grado le qualità artistiche di pensiero e di sentimento, se per combinazioni avverse o di cattivi maestri, e di vizi acquisiti, egli non si fortifica nei primi ed importanti elementi basilari tecnici, non potrà mai dare il giusto e completo risalto alle manifestazioni artistiche, che la piena dell’animo e dell’intelletto gli offrono…

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