Luca D’Annunzio – Heinrich Panofka: Ai medici
Noi ci prendiamo la gran libertà di rivolgere questo capitolo ai medici, la cui precipua cura è di trattare le malattie della laringe e degli organi respiratorii.
Noi ci prendiamo la gran libertà di rivolgere questo capitolo ai medici, la cui precipua cura è di trattare le malattie della laringe e degli organi respiratorii.
Si chiede sovente dove far esordire un allievo; se nella città dove ha conoscenze ed amici, o se in altra città straniera. Cagione di tale incertezza è generalmente l’emozione inseparabile da una prima comparsa; frase ormai consacrata a orpellare il più sovente la pochezza dell’ ingegno.
I compositori del secolo passato hanno messo pochi segni d’espressione nelle opere loro; ciò che induce a credere che lasciassero alla intelligenza e al gusto del cantante ritrovarne il colorito.
Gl’ illustri maestri di canto italiano , come Bernacchi, Pistocchi, Porpora, che furono i fondatori delle più grandi scuole di canto, dopo aver formato la voce dei loro scolari, che a questi studi preliminari consacravano di buon grado più d’ un anno, facevano ad essi cantare dei pezzi di musica sacra. Ciò non solo contribuiva a svolgere in loro la voce, ma principalmente il gusto, sentimento, lo stile.
Il gesto, nell’oratore, è il compimento della parola; nel cantante, diviene il compimento del suono, quando però, ei ne coglie tutti gli atteggiamenti.
Le sfumature del crescendo e del decrescendo, dell’accelerando e del ritardando, formano raramente un soggetto di studio particolare del cantante. Si contenta in generale di eseguirle senza gradazione.